Big Nude III. Henrietta |
“Io sono un voyeur.
Penso che qualsiasi fotografo sia un voyeur, che faccia fotografie erotiche o altro.
Si passa la vita a guardare attraverso un buco della serratura.Se un fotografo dice di non essere un voyeur, è un idiota.”
Helmut Newton
È una questione di fibbie e bottoni. Di quei bottoni che il padre di Helmut Newton, Max Neustadter, produceva negli anni ’20 a Berlino e che il figlio, un’asola dietro l’altra, ha preferito tenere aperti. Così, sognando al maschile quell’eleganza distratta e provocante che spinge una donna a slacciarsi per caso la spallina di un costume o ad aprire il sipario di un abito da sera e lasciare splendere, sotto una luce di un’abatjour e di un fiammifero acceso, lo spettacolo di un seno superbo.
Scrive Laura Leonelli carpendo in maniera acutissima i pensieri più intimi e segreti dell’immaginario del giovane Newton. Deve essere stata sicuramente questa l’ispirazione dalla quale prese forma la materia artistica di questo membro del pantheon della fotografia.
Se chiedete in giro, o cercate su internet il suo nome lo troverete spesso associato a targhe come Vogue, Yves Saint Laurent, Play Boy, Vanity Fair, ma Newton fu molto più che un fotografo di moda: portò l’arte alla moda e elevò la moda ad arte, fermo restando come diceva lui stesso che “nel mio vocabolario, ARTE è una parola sporca”.
Soverchiò radicalmente i termini ordinari dell’immagine di moda, producendo contemporaneamente una profonda rivoluzione sociale nel ruolo giocato dalla bellezza femminile.
Le smoking |
Sono proprio le ipocrisie e la morale benpensante che Newton ripudia fotografia dopo fotografia “adoro la volgarità. sono attratto dal cattivo gusto, ben più eccitante del preteso buon gusto che non è altro che una normalizzazione dello sguardo”.
Fu uno di quei fotografi amati dalle donne prima che dagli uomini e di queste lui si faceva interprete, nelle ambizioni e nei desideri; le donne di Newton sono veneri sicure di se’, dure e sprezzanti, fiere e insieme maliziose e sexy, sempre e comunque bellissime.
Procacciatore di atmosfere sensuali e potenti che molti fotografi hanno inutilmente cercato di imitare, Newton propone donne che sperimentano continuamente la loro forza di attrazione e il loro fascino, incorniciate e esaltate nel lusso più effimero in cui estetismo e freddo sentimento si fondono in un’opera inimitabile.
Montecarlo |
Le donne si sono affidate a Newton, e ne sentiranno sempre la mancanza, perchè solo lui, nel dettaglio di un tacco alto su una moquette immacolata, ha saputo portarle con stile ai limiti della provocazione, a un passo dalla volgarità.
Incredibile come riesca a rimaner sempre in bilico, viaggia sopra la venatura portante di una foglia sottile, imperturbato, fermo, tra la calma e la violenza, tra l'ingenuità e l'incoscenza, immagini sensoriali degne di un vero genio.
RispondiEliminaPoi quel bianco, poi quel nero, poi quella luce, il tutto amalgamato e reso molto più colorato di tante altre espressioni.
Claudio, concordo.